Autore: Tony Phillips (Science@NASA)
La comunità dei fisici solari è stata un po'
in subbuglio questa settimana. Non a causa di una particolare
eruzione o di una tempesta solare, la fonte di questa eccitazione
è stata un piccolo nodulo magnetico che si è evidenziato
nella parte orientale del Sole il giorno 11 dicembre (http://science.msfc.nasa.gov/headlines/y2007/images/excitement/activeregion_duo_crop.jpg).
Potrebbe non voler dire molto, ma questa "toppa di magnetismo
potrebbe essere un segno di un prossimo ciclo solare" dice
il fisico David Hathaway del Centro di Volo Spaziale di Marshall
in Alabama.
Per più di un anno il Sole ha avuto quasi un'interruzione
dell'attività, marcando la fine del ciclo solare 23 che
ha avuto il suo picco nel periodo 2000-2003 con furiose tempeste,
con il periodo di minima attività che stiamo osservando"
dice David.
La grande domanda è ora, quando inizierà il nuovo
ciclo solare?
Potrebbe partire proprio in questi tempi.
"I nuovi clicli solari nascono sempre con un macchia solare
a polarità invertita", spiega Hathaway. "Polarità
invertita" significa un punto nel sole con una polarità
magnetica opposta, comparata alle macchie solari del precedente
ciclo. "Alta latitudine" si riferisce alla griglia solare
che mostra latitudine e longitudine. Le vecchie macchie è
come si raggruppassero nei pressi dell'equatore solare intorno
a 25 e 30° di latitudine.
La regione che è apparsa il giorno 11 dicembre è
coerente con questi criteri. E' in alta latitudine (24° nord)
e magneticamente rovesciata. C'è solo un problema: non
ci sono macchie sulla superficie del Sole. Per ora la regione
è solo un brillante nodo di campi magnetici. Comunque,
se questi campi si fondessero in una vera macchia solare, gli
scienziati sono pronti ad annunciare che il Ciclo Solare 24 è
ufficialmente iniziato.
Molti studiosi credono che il ciclo 24 sarà intenso e forte,
con punte verso l'alto negli anni 2011 o 2012, il ciclo in arrivo
potrebbe avere impatti significativi sulle telecomunicazioni,
traffico aereo, linee elettriche e sistemi GPS, senza dimenticare
le Aurore. In questa epoca di satelliti e telefonia cellulare
il prossimo ciclo solare potrebbe farsi sentire come mai è
accaduto in passato.
Le più forti tempeste non arriveranno per ora, comunque.
I cicli solari usualmente impiegano alcuni anni a creare le condizioni
adatte e il ciclo 24 non farà eccezione. Come dice Hathaway,
"avremo qualche anno ancora di quiete".
Nel frattempo, tutti gli occhi sono per una piccola ma promettente regione solare. Diventerà la prima macchia di un nuovo ciclo solare? Non vi resta che restare sintonizzati su Science@NASA per avere gli aggiornamenti necessari a saperne di più.