Leonidi 2003

 

 

Autore: Tony Phillips - science@nasa

 

Come spiega Bill Cooke dello Space Environments Group al Centro di Volo Spaziale di Marshall, normalmente vi è un solo sciame delle Leonidi per anno, ma durante il periodo che va dal 13 al 19 di novembre di quest'anno, avremo la rara opportunità di vederne due a breve distanza.

 

Saranno entrambi causati dalla Cometa Tempel-Tuttle che oscilla per il sistema solare con intervalli di circa 33 anni. Durante ogni visita, la Cometa si lascia alle spalle una coda di detriti che formano la base delle piogge di meteoriti. Molte di queste meteoriti brillano nelle notti intorno alla metà di novembre, nell'orbita terrestre.

Il nostro pianeta scivola attraverso la zona in cui i detriti si trovano a transitare ogni anno, ci dice Cooke. E' un po' come camminare su di un campo minato. Qualche volta ci troviamo a incrociare i detriti, qualche altra volta no. Qualche volta possiamo imbatterci in un migliaio di brillamenti per ora, com'è accaduto nel 1966 e nel 2001. Due anni che possiamo definire davvero speciali per le Leonidi.

Quest'anno avremo la possibilità di battere i precedenti due, grazie al raro evento doppio di cui si parlava.

Il primo è previsto per il 13 novembre e sarà centrato per le ore 17.17 UTC (18.17 ora italiana). Per circa tre ore centrate sull'orario appena riferito, la Terra sarà particolarmente prossima alla coda della cometa. Gli appassionati che si trovano in Alaska ed alle Hawaii ed anche quelli che si trovano sulle coste asiatiche sul Pacifico, saranno favoriti. Se potranno evitare l'inquinamento atmosferico, anche naturale creato dalla Luna che sarà particolarmente luminosa in quel periodo, potranno vedere anche 40 brillamenti per ogni ora. Potrebbe essere utile andare in quota per avere l'aria più trasparente, ma anche mettersi all'ombra di una collina o di un palazzo particolarmente alto. Certo i nord americano avranno un aiuto anche in quest'ultimo caso.

Dato che stavolta la Luna sarà molto più vicina della Terra ai detriti cometari, nel caso che la luna avesse un'atmosfera potremmo osservare fino a 1.400 lampi per ogni ora. Un vero record. Invece al massimo potremo osservare i piccoli sassi cometari schiantarsi sul suolo lunare. Un evento non facile per chi si serve di telescopi amatoriali, anche molto potenti.

La maggior parte dei detriti delle Leonidi sono microscopici e l'urto che produrranno sulla superficie lunare sarà trascurabile, anche se alcuni saranno in grado di farsi sentire di più, essendo delle dimensioni di una pallina da golf. Viaggiando ad una velocità di circa 260.000 km/h saranno in effetti visibili da Terra ed a questo proposito ha proposto un articolo due anni fa

( http://science.nasa.gov/headlines/y2001/ast30nov_1.htm )

Secondo Bill Cooke le possibilità di osservare questi piccoli lampi da Terra, sarà quest'anno assai limitata, dato che la maggior parte degli impatti lunari avverrà nella faccia della Luna che non osserviamo, mentre quelli che colpiranno la faccia visibile lo faranno nel periodo in cui il Sole illumina questa zona, rendendo difficoltosa la individuazione dei piccoli lampi.

Il secondo impatto avverrà una settimana più tardi e, secondo i calcoli, sarà un impatto più impressionante del primo. Durante il giorno 19 novembre la Terra impatterà una coda di detriti che saranno visibili in maniera particolare dagli osservatori della costa orientale intorno alle 7.28 UTC (le ore 8.28 in Italia) e, per fortuna, in quel momento la Luna sarà assai meno brillante della settimana precedente, rendendo più facile le osservazioni da Terra, mentre saranno ugualmente difficoltose le osservazioni sulla Luna. Gli appassionati italiani potranno avere una finestra di visibilità fra le ore 6.00 e 6.30 ora locale. Viene stimata una possibilità di 6 brillamenti visibili medi per ora.

Bill Cooke ha fatto delle previsioni molto dettagliate grazie al lavoro di altri ricercatori come Peter Jennisken del Centro NASA di Ames, Jeremie Vaubaillon all' Istituto di Meccanica Celeste e del Calcolo delle Efemeridi in Francia e Esko Lyytinen.

Un po' tutti questi ricercatori pensano che saranno due incontri interessanti fra il 13 ed il 19 novembre, ma non tutti ritengono che saranno così intensi. Lyytinen, ad esempio, predice un massimo di 30 meteore per ora il 19 Novembre mentre Vaubaillon indica 100 come valore medio di riferimento. Staremo a vedere.

 

 Tony Phillips

 

Negli anni 1999 e 2000 la NASA usò un Pallone Aerostatico per raggiungere il punto stimato d'impatto atmosferico delle Leonidi, a circa 30 km di altezza sul livello medio del mare. Questo Pallone era arricchito da una serie di strumenti radio per la rilevazione di impronte nella gamma radio VLF (Very Long Frequency), grazie ad un progetto del sottoscritto che la NASA volle dedicare a mia figlia Marina. Grazie a queste ricerche adesso abbiamo ulteriori prove che gli ingressi delle piccole meteoriti nell'atmosfera, oltre a generare le note scie luminose, rilasciano una serie di impronte di carattere elettromagnetico nella bassa banda radio. Non tutte hanno la medesima traccia e questo è fonte di ulteriori studi, tuttora in corso.

fg