Suoni ed immagini da Titano

 

Autore: Tony Phillips - Science@NASA

 

Congratulazioni ESA (Agenzia Spaziale Europea)!

La navetta Hyugens dell'Agenzia Spaziale Europea dopo un viaggio di sette anni a bordo della navicella-madre Cassini della NASA è atterrata su Titano, il più grande dei satelliti naturali del pianeta con gli anelli. Il contatto col suolo è avvenuto il 14 gennaio 2005 e questo ci ha permesso di avere le prime immagini mai viste da questo lontanissimo corpo celeste, riuscendo a perforare le corpose nuvole arancioni.

Le prime foto rilasciate dall'ESA mostrano alcuni canali in secca, sinuosi, che sembrano scivolare verso una sorta di spiaggia che si affaccia su quello che sembra un mare.

Cosa potevano contenere questi canali e questo apparente mare? Forse metano liquido. Il paesaggio arancione che circonda il luogo in cui Huygens è atterrato è ricoperto da tante piccole rocce, di forma arrotondata e morbida, come appaiono le rocce nei fiumi terrestri. Una delle foto sembra mostrare una nebbiolina apparentemente indotta da metano o etanolo.

Sembra di avere a che fare con qualcosa di familiare ma allo stesso modo alieno. I ricercatori ne sono entusiasti.

L'atmosfera di Titano è molto compatta e pertanto trasporta bene i suoni. Per questo motivo è un ambiente rumoroso. I microfoni a bordo di Huygens hanno registrato molto bene una serie di suoni causati da forti venti ma anche dall'attrito con l'atmosfera di Titano mentre la navetta scendeva a forte velocità verso il suolo del satellite di Saturno. L'impianto audio di Huygens è un prodotto dell'Agenzia Spaziale Italiana e cliccando qui potrete ascoltare i suoni di Titano con una grande qualità.

La navetta dell'ESA era stata progettata per galleggiare, nel caso fosse atterrata su un lago o qualcosa di simile, ma non è accaduto. Dopo esser discesa col paracadute per due ore e mezzo la sonda dalla forma simile ad un piatto rovesciato si è posata su un terreno solido alla velocità di circa 4,5 metri al secondo, con una decelerazione di ben 15 G. Huygens ha sopportato l'impatto senza problemi ed ha continuato ad inviare dati verso Terra per oltre un'ora, dopo l'atterraggio, grazie alla navetta Cassini che fungeva da ponte ripetitore.

Fra questi informazioni sulla temperatura, la pressione dell'aria, composizione e velocità dei venti dall'alta atmosfera fino al suolo. La temperatura registrata al suolo era di circa - 180 gradi centigradi. Gli scienziati stanno ancora analizzando i primi dati relativi a quanto prelevato dal terreno sotto la navetta, che appare simile a sabbia bagnata ricoperta da una crosta sottile.

Huygens ci ha inviato dati, foto e suoni da tenere impegnati gli scienziati per molti anni. Quanto finora abbiamo visto ed analizzato non è che una piccola parte di quanto è arrivato dallo spazio profondo.

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