DAGLI ACCORDI DI BRETTON WOODS (GIUGNO 1944) ALLA CONFERENZA DI YALTA (FEBBRAIO 1945): NASCITA DI UN ASSETTO DEMOCRATICO BLOCCATO.

 

Autore: STEFANO CECCATELLI.

 

Nell'Estate del 1944, quando la seconda guerra mondiale stava ormai volgendo al termine, le potenze vincitrici più ricche si riunirono a Bretton Woods (USA) ove stabilirono le nuove regole del futuro assetto economico e monetario.
La potenza economica degli Stati Uniti era davvero imponente ed il nuovo ordine economico che uscì da Bretton Woods era da lei modellato e diretto.
Vennero creati il Fondo Monetario Internazionale (FMI), destinato ad aiutare i paesi in momentanea difficoltà economica e la Banca Mondiale, un organismo che avrebbe dovuto, attraverso prestiti ed altre politiche monetarie di intervento, procurare ai paesi poveri i capitali a loro necessari.
Ma come funzionava la democrazia all'interno di questi neonati organismi?
I voti, e pertanto il potere, erano proporzionali alla ricchezza degli Stati membri. Più soldi, perciò, era uguale a più voti.
Le cose, da allora, non sono cambiate ed è così che gli USA, avendo il 17,5% di tutti i voti, hanno di fatto potere di veto su tutte le decisioni monetarie più importanti che, per poter essere prese, devono poter contare sull' 85% dei voti.
Con queste premesse, al centro del nuovo ordine mondiale scaturito da Bretton Woods, venne posto il dollaro.
Inoltre, essendo il liberismo l'indirizzo economico più congeniale all'economia americana, il nuovo ordine economico fu apertamente liberista.
L'allora U.R.S.S. decise ben presto di non sottostare agli accordi economici di Bretton Woods.
Un altro fondamentale pilastro del futuro nuovo ordine mondiale fu posto pochi mesi dopo, nel febbraio 1945, con la celeberrima Conferenza di Yalta (Crimea), allorché i capi di Stato delle potenze vincitrici tornarono a incontrarsi per procedere a nuovi accordi.

La Conferenza di Yalta, oltre a rappresentare l'inizio di quel processo di spartizione del mondo in due grandi aree di influenza, quella statunitense e quella sovietica, determinò anche, sia pur a livello ufficioso, l'atto di nascita della moderna Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
Fu a Yalta, infatti, che Churchill, Roosevelt e Stalin decisero di creare questo nuovo organismo, che prendesse il posto della vecchia Società delle Nazioni.
Ma qual'era ( e qual è) la struttura dell'ONU, che ufficialmente vide la luce nell'ottobre dell'anno successivo?
L'organigramma dell'ONU prevede vari organi fondamentali (tra gli altri, l'Assemblea Generale di tutti i paesi membri, il Consiglio di Sicurezza, il Segretariato, il Consiglio Economico e Sociale), ma il vero e proprio centro di potere decisionale è il "consiglio ristretto" composto dai cinque membri permanenti dell'ONU (Cina, Russia, USA, Francia e Gran Bretagna), che può bloccare le decisioni democraticamente prese a livello di Assemblea Generale, anche solo attraverso il voto negativo o la semplice astensione di 1 dei 5 membri.
E' tale diritto di veto che fu ritenuto, già a Yalta, necessario far inserire, nell'assetto del futuro nuovo ordine mondiale.
Oggi, tuttavia, a distanza di quasi sessant'anni da quando questi assetti economici e politici furono costituiti, sembrerebbe necessario riformare le attuali regole e procedere sulla strada di una nuova e più autentica democrazia globale o, il che è la stesso, verso una globalizzazione democratica e solidale.