PROGRAMMAZIONE di ATENEO per l'AUTONOMIA dell' UNIVERSITA' .

 

Autore: Paolo Manzelli ­ <mailto:LRE@UNIFI.IT>

Presidente - EGOCREANET ­ Università di Firenze

 

Per la realizzazione dei progetti di potenziamento dell'attività di ricerca e sviluppo degli Atenei Universitari Italiani , il nodo da sciogliere necessario ad attuare una RIFORMA UNIVERSITARIA UTILE ALLE CONDIZIONI ATTUALI DELLO SVILUPPO e' quello di percepire la Universita' come centro di Ricerca anzichè come sistema di Formazione Professionale.

La competitività nella futura "Economia della Conoscenza" ha il suo focus nella "Ricerca e nella Innovazione" e non nella formazione di professioni intellettuali, che appena formate risultano obsolete (ed infatti non trovano facilmente lavoro) principalmente a causa della dinamica dei processi di cambiamento cognitivo in Europa e nel Mondo.

Per promuovere finanziamenti pubblici e privati nella Ricerca Universitaria, è necessario che la Università si sprovincializzi e divenga meno auto-referenziale, accrescendo il proprio livello di collaborazione finalizzato allo sviluppo delle relazioni regionali, nazionali ed internazionali con l'impresa per tramite progettazioni incluse in una programmazione pluriennale di ricerca e sviluppo.

In questa prospettiva tutto il sistema di concorsi disciplinari e sub-disciplinari di livello nazionale non risulta altro che un sistema del tutto improduttivo e burocratico, che porta alla miniaturizzazione delle problematiche di ricerca in settori estremamente specialistici e spesso privi di una utilità produttiva e sociale, che non da adito ad un valore aggiunto della crescita delle conoscenze nè immediato e spesso neppure futuro.

Quello che necessita in una epoca di cambiamento ha il suo focus in una completa revisione delle carriere Universitarie dove la qualità del Docente non sia più funzione della Didattica relativa alla formazione di professioni correlate ai settori specifici delle attuali cattedre di insegnamento, ma diviene parametrizzata rispetto alle esigenze ed alle priorità di ricerca e sviluppo socio-economico.

Ciò significa abbandonare definitivamente i concorsi Universitari specialistici e creare un sistema di assunzioni e procedure di reclutamento universitario mediante un concorso di idoneità iniziale per accedere alla professione di DOCENTE/RICERCATORE /UNICO, ed a TEMPO PIENO, la cui carriera successiva si svolga per aumenti di stipendio su verifica periodica dei risultati raggiunti basati su programmi che utilizzino la programmazione di Ateneo.

La Vecchia concezione della Università come centro di processi formativi professionalizzanti, dovrà di fatto trasformarsi in una dinamica di formazione permanente e ricorrente strettamente correlabile alla Ricerca Scientifica, Tecnologica, Umanistica e Sociale, che  comunque faccia riferimento come parametro verificabile un sostanziale criterio di utilità a riguardo delle priorità dello sviluppo socio-economico in un mondo globalizzato.

L'Autonomia di Programmazione degli Atenei rappresenta pertanto in tale contesto l'impellenza di favorire una relazione di rete interattiva capace di gestire il valore aggiunto della conoscenze del territorio in un ampio confronto internazionale.

La qualità innovativa del sistema Universitario, può pertanto solo passare attraverso una piena responsabilizzazione degli attuali docenti sulle necessità fondamentali di cambiamento del ruolo della Ricerca e della Formazione Permanente, nello svilupppo della contemporanea SOCIETA' dell' ECONOMIA della CONOSCENZA.