La Missione di Pioneer 10.

Autore: Dr. Tony Phillips ­ science@nasa

Traduzione: Flavio Gori

 

La scorsa settimana la NASA ha ricevuto un segnale inviato dalla navicella Pioneer 10, in navigazione verso la costellazione del Toro ad una distanza dalla Terra che è il doppio della distanza che vi è fra il Sole ed il suo satellite più lontano: Plutone.

Il 28 Aprile l'antenna a parabola della rete Deep Space Network posta a Madrid, Spagna, ha rilevato un debole segnale radio dalla costellazione del Toro. Il flebile segnale è stato registrato nonostante la sua bassissima potenza, almeno in ricezione. Si era in presenza di un segnale misurato come un miliardesimo di un trilionesimo di un watt. Eppure più che abbastanza per creare un forte effetto negli scienziati di tutto il mondo.

Il segnale era di origine intelligente e proveniva da un oggetto umano: il Pioneer 10!

I controllori a Terra stavano cercando il segnale dalla lontanissima navicella sin dallo scorso Agosto ma senza successo. La ricerca è continuata fino al 29 aprile 2001, quando dopo 29 anni dal suo lancio, il direttore del progetto, Larry Lasher al centro AMES della NASA ha potuto gridare: "Pioneer 10 è vivo!".

Pioneer 10 fu lanciato il 2 Marzo 1972 da Capo Kennedy grazie al missile Atlas Centaur.A quel tempo si trattava del mezzo spaziale più veloce che avesse mai lasciato la Terra. E' stato il primo mezzo umano a solcare la pericolosa zona detta "la cintura degli Asteroidi"; la prima sonda a visitare Giove ed anche la prima ad usare la gravità dei pianeti per cambiare la sua corsa e raggiungere la velocità necessaria per uscire dal sistema solare e la sua forza di gravità.
In questo periodo Pioneer 10 sta combattendo un'altra difficile battaglia: l'inesorabile attacco del tempo. Forse la sua sfida più difficile.

"Siamo già oltre quello che ci aspettavamo" dice ancora Lasher. "Pioneer 10 doveva lavorare per 21 mesi ma siamo ormai prossimi ai 30 anni." Il suo carburante elettrico è derivato dal riscaldamento dovuto al decadimento del plutonio 238. Per quanto la sua vita media sia di 92 anni, la termocoppia che converte il calore in elettricità sta degradando più in fretta di quanto si pensava. Il controllo missione ritiene che non ci sarà abbastanza elettricità da garantire le trasmissioni radio ancora a lungo.

Gli scienziati stanno controllando i segnali di Pioneer anche come un test in vista di future missioni interstellari. "The Advanced Concepts Program" offre aiuto per questa parte del lavoro. "Stanno cercando di estrarre dati coerenti da un debole segnale avvolto nel rumore usando la teoria del caos".

La lontana navicella Pioneer 10 è l'oggetto giusto per un simile esperimento. I suoi segnali viaggiano circa 11 ore prima di raggiungere le antenne terrestri alla distanza di 7,3 miliardi di miglia (circa 12000 miliardi di km), ovvero 78 volte la distanza fra il Sole e la Terra.

L'otto dicembre 1992, quando Pioneer 10 era "solo" a 5.2 milardi di miglia (8600 miliardi di km) dalla Terra, la navicella ebbe un inaspettata variazione di rotta. Gli astronomi ritengono che fu dovuta ad una serie di effetti dati dalla cintura di Kuiper, oggetti spaziali delle dimensioni degli asteroidi, dalla composizione ghiacciata come il pianeta Plutone.

Un incontro interessante per Pioneer 10 avvenne quando uscì dai confini del sistema solare iniziando ad esplorare i limiti della eliosfera ­ una gigantesca bolla di gas interstellare mischiata alle particelle del vento solare. Non si conoscono le esatte dimensioni della eliosfera, ma la nostra navicella sta probabilmente entrando nei suoi bordi esterni. "Potremmo entrare nello spazio interstellare entro pochi anni" dice Lasher. " Sapremo di esserci quando il flusso dei raggi cosmici registrato dal telescopio Geiger Tube a bordo del Pioneer 10 aumenterà improvvisamente". (Il professor James Van Allen, principale ricercatore per il suddetto telescopio, continua ad analizzare i raggi cosmici anche adesso che si è ritirato dal lavoro attivo che svolgeva presso l'Università dello Iowa).

Ci auguriamo che Pioneer sia ancora in grado di trasmettere i suoi messaggi quando giungerà sul luogo. Pioneer 10 ha già sorpreso positivamente in passato. Speriamo continui su questa strada.

Per esempio Pioneer 10 è stata la prima navicella ad attraversare la fascia degli asteroidi fra Marte e Giove. Prima di questo attraversamento, nessuno sapeva davvero quante rocce e granelli di sabbia correvano ad altissime velocità nello spazio e che tipo di rischio per una navicella spaziale potevano costituire. Pioneer passò attraverso la fascia senza particolari problemi, aprendo la strada a future missioni.

In seguito Pioneer 10 fu assaltato da un'intensa pioggia di radiazioni all'interno della magnetosfera di Giove, di nuovo senza alcun problema!

Dopo aver terminato il suo carburante la piccola navicella avrà un nuovo lavoro da compiere: ambasciatore terrestre verso le stelle. La sonda avrà il suo primo incontro stellare in circa 300.000 anni quando passerà ad una distanza di circa tre anni luce dalla Nana Rossa detta di ROSS 248, nella costellazione del Toro. Ross 248 è una stella di undicesima magnitudine a 10.3 anni luce dalla Terra. Nel prossimo milione di anni, Pioneer 10 dovrebbe passare nei pressi di una decina di stelle; diciamo ad una distanza che potrà variare fra 3 e 9 anni luce e probabilmente continuerà a viaggiare attraverso la Via Lattea quando il Sole diventerà un gigante rosso e distruggerà il nostro pianeta, fra 5 miliardi di anni.

La sonda non era in grado di raggiungere simili distanze nella sua prima ed unica apparizione nella serie di Star Trek. Paul Morgan, del centro di produzione Image Center, dice "Il modello del computer era buono ma un tecnico si lamentava che fosse difficile da illuminare a dovere".

Pioneer 10 porta con se un messaggio per qualunque forma di vita possa incontrare nel suo cammino nella Galassia. Una placca di oro anodizzato e alluminio progettata e disegnata da Frank Drake (quello della omonima equazione che spiega quante civiltà intelligenti dovrebbero trovarsi nell'Universo) e da Carl Sagan noto ricercatore e scrittore. Questa placca venne saldata sulla navicella spaziale poco prima del lancio.

Una sorta di emissario della Galassia il Pioneer 10, la cui missione più grande e bizzarra è ancora là davanti da compiere.