Firenze, 21/11/2005-11-19
Settimana Europea della Scienza
ON - NS EgoCreanet
Gabinetto Vieusseux

Fuori dalla Nicchia

 

Autore: Flavio Gori

 

Da molti anni sentiamo parlare di un problema connesso con l'informazione e la libertà di fornire informazione da parte dei giornalisti. Questi non sarebbero liberi di informare i lettori con la dovuta e necessaria obiettività, ma sarebbero limitati fortemente dalle proprietà dei loro giornali, radio TV, che potrebbero influenzarli a tal punto da fornire notizie più o meno inquinate rispetto alla verità. Possibile? Possibile. Forse ancora più grave sarebbe l'influenza sul fornire commenti ad hoc, ovvero tali da presentare certe notizie in maniera diversa da quanto obiettivamente corretto.
Il nostro Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, ha finora sentito il dovere di intervenire 2 volte su questo argomento nel corso del suo settennato, invitando esplicitamente i giornalisti a tenere la schiena dritta e non farsi condizionare nello svolgimento del loro importante lavoro. Se i giornalisti non informano correttamente, mischiando verità a fantasia più o meno evidente, più o meno grave, che razza di cittadini informati avremo? Che razza di cittadini saremo?
Certamente un aspetto di fondamentale importanza per un'effettiva vita democratica e condivisa.

A mio parere dovremmo però includere in queste richieste anche gli editori, i politici e tutti quei gruppi di potere economico, politico, finanziario che sono in grado di piegare la schiena dei giornalisti, invitandoli semplicemente a fare il proprio lavoro lasciando i giornalisti liberi di svolgere il proprio. Se ci concentriamo solo su una parte del problema, ben difficilmente arriveremo ad averne corretta percezione e conseguentemente non riusciremo a risolverlo.

Queste problematiche se sono sotto gli occhi di molti (forse non di tutti) nel campo dell'informazione politica in senso generale, non sempre sono evidenti per l'informazione scientifica che risente delle stesse problematiche, che è sotto pressione da parte di numerosi gruppi in grado di influenzare Riviste anche (e soprattutto quelle) importanti e coloro che su queste Riviste scrivono.
In questo modo gli argomenti che hanno accesso alla pubblicazione ed al dibattito internazionale sono solo alcuni ed alcuni Autori/Ricercatori, mentre altri vengono regolarmente cassati. I motivi per cui vengono esclusi sono più o meno sempre gli stessi: gli argomenti trattati, il Paese da cui provengono e le idee che rappresentano. In certi casi la stessa lingua non inglese può essere una "valida" scusa per escludere qualcuno.

Finché saremo costretti a non sapere le ricerche, ed i risultati che da queste derivano, condotti da Ricercatori sistematicamente ignorati, se non derisi, da parte dell'establishment dell'Editoria scientifica mondiale, non saremo mai in grado di valutare se il cosiddetto progresso scientifico è realmente tale e fino a che punto lo è. Non avremo l'opportunità di valutare alternative rispetto a quanto si trova sulla via principale della ricerca internazionale, ovvero quella più generosamente finanziata.

Di certo non si tratta di un aspetto positivo. Le nostre menti subiranno una sorta di plagio culturale da cui sarà sempre più difficile affrancarsi dato che saremo portati a pensare che la ricerca che viene presentata è l'unica seriamente possibile. L'unica ad avere il consenso di tutti i ricercatori. Cosa questa probabilmente non esatta.
Ma quali canali di visibilità hanno i Ricercatori che tentano di proporre qualcosa di diverso?
Nel corso del precedente Convegno ON NS svoltosi in questa sala il 15 marzo di quest'anno, abbiamo evidenziato le problematiche di carattere professionale e di rapporto con i colleghi, con cui si potrebbero scontrare tutti coloro che vogliono lavorare su settori diversi dal principale, per valutare scientificamente altre possibilità, arrivando alla conclusione che per superare le difficoltà anche pesanti che si evidenziano a chi tenta di lavorare in questo senso, una buona opportunità è quella di far si che siano gli stessi cittadini a chiederne la realizzazione e la pubblicizzazione a mezzo stampa, per far si che tutti abbiano la possibilità di rendersi conto che non esiste un unico rivolo di scienza. Per far questo proponevamo la sensibilizzazione della cittadinanza a queste problematiche con tutta una serie di iniziative (Non è mai Troppo Tardi, su http://www.LoScrittoio.it e http://www.EgoCreanet.it).

Adesso vorremmo provare a presentare un ulteriore aspetto connesso con questa necessità d'informazione cui i giornalisti possono dare un contributo rilevante, insieme ai ricercatori.

Sappiamo tutti che trattando un argomento di non facile lettura, non possiamo pretendere di fornire direttamente le conclusioni che un certo rivolo di ricerca ha raggiunto. Coloro che non sono addentro al tipo di ricerca né magari al metodo usato, non saranno certo in grado di apprezzare la bontà del lavoro semplicemente leggendone le conclusioni. Ecco che allora inizia ad apparire una necessità che definirei preparativa, ovvero la formazione di uno strato di consapevolezza da condividere con i lettori, con i fruitori in modo da far crescere la consapevolezza e l'interesse per quanto andremo a studiare e poi a presentare. A mio parere si tratta di un progetto straordinario, ma sarà tale solo se verrà proposto e sostenuto nel tempo sia da parte dei ricercatori interessati che da parte dei giornalisti interessati nonché da ogni possibile gruppo, circolo o testata giornalistica, interessati a sostenere e divulgare il Progetto.

Come proposto nella precedente giornata qui al Vieusseux, ON NS, EgoCreanet e tutti i siti ad essi collegati, possono formare il primario livello di informazione mettendo a disposizione i loro spazi per far si che questo progetto nasca e si evolva nel tempo verso ulteriori livelli di visibilità, coinvolgendo ricercatori, giornalisti, esperti di pubblicazione web e su carta, ma anche cittadini interessati ad una maggiore informazione ed alla sua ulteriore condivisione allo scopo di coinvolgere enti pubblici e privati, assessorati alla cultura di comuni grandi e piccoli, per poi proseguire nelle province, nelle regioni, ma senza dimenticare le scuole dalle elementari alle medie e poi su verso le superiori e le Università.

Naturalmente i circoli privati dedicati alla cultura potranno essere una ulteriore fonte di confronto, che ci permetterà di espandere il nostro progetto teso alla creazione di un humus su cui far germogliare la consapevolezza che della scienza fanno onestamente parte anche altri rivoli altrettanto seri e meritevoli di attenzione rispetto a quelli che già adesso godono di grande attenzione da parte di cittadini, media, enti e gruppi economico-finanziari in tutto il mondo. In alcuni casi questi ultimi influenzano il tipo di ricerca che viene condotta ma anche il risalto che ad essa viene dato sulla stampa di settore e non solo, in tutto il mondo, orientando in qualche modo l'attenzione generale verso la ricerca che fa il loro interesse. In certi casi gli stessi finanziamenti vengono orientati verso questi studi, anche in seguito all'interesse che viene preventivamente organizzato verso questi settori. Forse nella maggior parte dei casi.

La sfida che oggi noi proponiamo è dunque forte ed importante: creare, organizzare interesse e dunque possibilità di finanziamenti verso una ricerca che finora è rimasta ai margini, una ricerca che è stata spesso ridicolizzata per far posto ad altri settori di studio che talvolta rappresentavano anche enormi investimenti.
Noi vogliamo ribadire che una seria ed importante ricerca è tuttora possibile anche con investimenti meno roboanti, ma con un ingegno almeno pari a quello necessario ad altre ricerche.

L'impegno che chiediamo ai Ricercatori ed ai giornalisti che sentono questa ormai ineludibile necessità, è quello di lavorare insieme. Proporre sistematicamente articoli, lavori e convegni in grado di creare la consapevolezza nella cittadinanza, aprire una breccia nella inconsapevolezza dei più, ma anche nella non volontà di coloro che non vedono di buon occhio questa forma di condivisione, dimostrando che la scienza ammette già adesso altre possibilità rispetto a quanto si vuol far considerare impossibile. Organizzando queste consapevolezze si creeranno le occasioni per far si che i lavori degli scienziati che finora hanno lavorato nell'oscurità rischiarata solo dalla loro grande passione e consapevolezza, abbiano l'opportunità di venire alla luce grazie ai nostri mezzi d'informazione e siano correttamente recepiti dal cittadino medio, ma anche dagli enti di cui si accennava poco sopra.

Dobbiamo riconoscere che ogni epoca ha tentato di racchiudere la scienza in un ghetto nel quale potevano operare solo alcuni, ma che poi da questo sono usciti prepotentemente alcuni ricercatori di primo livello che sono stati in grado di spazzare via i legacci vari che tentavano di tenere la scienza in una nicchia al di fuori della realtà.

Il compito che noi oggi proponiamo è quello di creare la base di consapevolezza su cui far recepire le possibilità oggi nascoste e dimenticate che la scienza ed alcuni ricercatori possono offrire. Per far questo vi è la necessità di una stretta collaborazione fra ricercatori e giornalisti. ON NS, EgoCreanet e tutti coloro che ruotano intorno a queste 2 associazioni possono essere il grimaldello di questo importante Progetto a cui diamo sin d'ora la nostra decisa collaborazione chiedendo nel contempo a coloro che sono interessati di non dimenticarsene domani ma di continuare a proporre articoli e lavori propedeutici alla formazione dell'ambiente necessario per la nascita, lo sviluppo e la crescita della scienza nella sua accezione più ampia ed effettiva, in modo da poter uscire Fuori dalla Nicchia dove fin troppi vogliono costringere la Scienza.

 

Ringraziamenti:

L'Autore ringrazia gli amici Linda Giannini e Carlo Nati per la loro gentile collaborazione.