Autore: Flavio Gori

 

FENOMENI LUMINOSI NELL'ATMOSFERA NORVEGESE.

I racconti da cui si evincono fatti straordinari, in tutte le latitudini, sono molteplici. Per lo più diventa difficile discernere fra miti e realtà, in quanto spesso, chissà perché, l'indole umana pare abbia necessità di "arrotondare", "abbellire", quando non inventare di sana pianta, accadimenti non usuali. I motivi per cui questo si verifica, non è argomento che ci interessa in questa sede (magari ci piacerebbe che fosse un tema sviluppato, su queste pagine, da un esperto del ramo). Vorremmo invece sottolineare come, stante questo vezzo internazionale, diventa difficile per uno scienziato che volesse dedicarsi al fenomeno (cosa non usuale, purtroppo, pare che gli scienizati non sempre hanno voglia di imbarcarsi in ricerche su fenomeni che, almeno a prima vista, paiono uscire dai classici dettami scientifici) capire quando il fenomeno è tale da valere la pena di impegnarsi in una ricerca e quando invece il "fenomeno" è frutto della fervida fantasia del o dei testimoni.
Anche nel caso che vogliamo scrivere oggi, le luci che appaiono nella valle di Hessdalen, è stato così. I primi racconti risalgono non si sa bene a quando. Con una certa sicurezza possiamo dire che solo dal secondo dopoguerra si cominciano ad avere dati un po' più certi.
Dobbiamo però attendere fino al 1984 (http://www.hessdalen.org) per avere un approccio scientifico al fenomeno. Ma di cosa si tratta?
Si tratta di luci che appaiono nell'atmosfera ad altezze che variano, ma sono in grande maggioranza al di sotto dei mille metri e con direzione privilegiata Nord/Sud. Questo, se da un lato ha permesso di piazzare strumenti lungo la valle interessata senza particolari problemi "logistici", dall'altro ha creato enormi problemi in relazione al "comportamento" assolutamente singolare da parte di queste luci.
Ad esempio questi fenomeni appaiono improvvisamente, senza una sorta di preparazione. Hanno colori vari, forme diverse, si muovono nell'asse N/S ma non sempre in maniera rettilinea. Se vengono colpite dal fascio di luce di una piccola torcia elettrica o da un fascio laser, cambiano colore. Cambiano direzione.
Possono restare visibili per pochi secondi, ma anche per svariati minuti. A volte per ore intere, creando forte imbarazzo nelle teorie che avrebbero potuto spiegargli, come luci di plasma, effetti piezoelettrici e geofisici in generale, effetti indotti da eruzioni solari o fulmini globulari. Nessuna teoria, delle svariate che sono state proposte, è definibile accettabile, ad oggi, per spiegare queste luci nell'atmosfera.
A partire dalla metà degli anni 90, un aiuto ai ricercatori norvegesi è giunto anche dall'Italia. In particolare il Dr Massimo Teodorani, astronomo di Cesena, si è imposto come uno dei massimi esperti del fenomeno, coinvolgendo via via altri Ricercatori del nostro Paese, fra cui l'Ing. Stelio Montebugnoli del Radio Osservatorio del CNR a Medicina in provincia di Bologna (http://www-radiotelescopio.bo.cnr.it/frame.htm).
Sono numerosi i Ricercatori internazionali che si stanno dedicando alla questione, ivi compreso Premi Nobel, anche perché, col tempo, si è capito che queste luci nell'atmosfera non sono patrimonio unico norvegese. In numerose zone del mondo (Argentina http://www.geocities.com/Area51/3184/victo.htm-, Australia, Stati Uniti, Italia) avvengono fenomeni analoghi. Non è stato possibile, al momento, spiegarne alcuno.
Gli studi ad Hessdalen, come si accennava, sono stati molti e molti sono stati gli strumenti adoperati allo scopo. Dal settore astronomico, al campo magnetico, l'infrarosso, il campo radio ad onde cortissime, fino al geofisico.
Il 15 maggio 1999 al Radio Osservatorio di Medicina, si è tenuto un meeting fra i Ricercatori norvegesi ed italiani per gettare le basi per un lavoro da svolgere negli anni seguenti. Fra i partecipanti, Erling Strand e Bjiorne Hauge, Stelio Montebugnoli, Massimo Teodorani, Jader Monari e lo scrivente, che presentò un suo progetto per studiare l'ambiente norvegese per mezzo delle onde radio molto lunghe, al di sotto dei 15 kHz, fino a 100 Hz. Dal mio punto di vista, in questo range di onde radio si rendono rilevabili tutta una serie di eventi naturali che vanno dalle Atmosferiche (suoni indotti dall'attività elettrica in atmosfera), ai fenomeni derivati dall'impatto fra l'atmosfera ed il campo magnetico terrestre e le particelle del vento solare, ivi comprese quelle che permettono il verificarsi delle "Aurore", o luci del nord che, meglio dirlo subito, non hanno niente a che vedere con i fenomeni del tipo Hessdalen, almeno da quanto ci dicono i rilievi compiuti dai Ricercatori che da 16 anni vi stanno lavorando. Questa vasta serie di eventi, necessita di ascolto diretto da parte di tutti coloro che vogliono rendersi conto della realtà, una valanga di parole non sarebbe sufficiente a spiegare. Fra l'altro buona parte di questi offrono suoni particolarmente piacevoli per le nostre orecchie.
Il concetto fondamentale era quello di registrare 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana per un periodo di almeno 3 anni, in modo da capire quello che è il "segnale" VLF naturale (ovvero non indotto da attività umane) standard nella valle, prodotto dalle particelle del Vento Solare e/o indotto da attività naturali endogene al pianeta Terra, per poi cercare di rilevare le eventuali anomalie che potrebbero verificarsi al momento dell'insorgere delle luci. Inoltre é da capire se queste eventuali anomali si presentano prima (e quanto prima) e/o durante l'evento.
Perché almeno 3 anni? Al di là di rilevare con certezza l'anomalia, evitando il segnale sbagliato per troppa fretta, consideriamo che questo periodo ci permette di campionare il segnale in VLF per ogni stagione e per più periodi, affrancandoci da possibili situazioni transienti che dovessero verificarsi una tantum.
Stelio Montebugnoli prospettò invece un eccellente strumento per il rilevamento delle onde cortissime, ovvero un Analizzatore di Spettro multicanale, in grado di monitorare migliaia di canali contemporaneamente, da qualunque parte i segnali possano giungere.
Al termine del meeting fu deciso di porre in essere sia il Progetto di Stelio Montebugnoli che il Progetto VLF per Hessdalen ed il Radio Osservatorio di Medicina mise in cantiere la progettazione e la costruzione di un ricevitore per le VLF e relativa antenna, come anche l'Analizzatore di Spettro multicanale.
Alla fine del maggio 2000 gli strumenti erano pronti alla spedizione. Il ricevitore multicanale era, in realtà, già pronto, essendo già usato da qualche tempo per il Progetto SETI (Search for ExtraTerrestrial Intelligence) in Italia (http://setiathome.ssl.berkeley.edu/ per partecipare da casa al Progetto). Nei primi giorni dell'anno 2000, Montebugnoli ha collaborato con la NASA, alla ricerca di eventuali segnali nascosti nel rumore cosmico provenienti dalla navicella Mars Polar Lander, che non dava segnali di vita certi da svariati giorni.
Anche l'impianto di rilevamento VLF era ormai pronto, al termine di tutta una serie di controlli di qualità. Era stato nel frattempo preparato anche un eccellente software che permette di verificare in tempo reale quanto avviene in banda per mezzo di uno Spettrogramma che visualizza solo gli eventi oltre una particolare soglia (impostabile dall'operatore), un Analizzatore di Spettro e digitalizza tutto quanto ricevuto, per la successiva analisi approfondita, dove saranno disponibili tutti i dati che si riterrà necessari. L'Autore del software é Andrea Cremonini, un laureando che presta la sua opera presso il Radio Telescopio di Medicina.
Ai primi di Agosto 2000 il tutto è stato spedito ad Hessdalen, dove gli operatori di Medicina impianteranno la stazione di ricezione e registrazione che lavorerà almeno fino alla fine dell'estate, come una sorta di prova generale sul campo, in vista del periodo di lavoro effettivo previsto per la prossima stagione estiva.
LoScrittoio.it seguirà da vicino il lavoro relativo ad Hessdalen sia dalle pagine degli Articoli che dalla pagina delle Notizie, in caso di brevi aggiornamenti. E non potrebbe essere altrimenti, visto il nostro coinvolgimento diretto nel Progetto.

 

 

Ulteriori siti consigliati:

http://image.gsfc.nasa.gov/poetry/inspire/
Ricerca scientifica sulle emissioni naturali nelle onde radio VLF.

http://www.ufodatanet.org
Compaiono spesso articoli su Hessdalen redatti da Massimo Teodorani.

http://www.triax.com/vlfradio/natradio.htm
Sito di uno dei maggiori Ricercatori di suoni naturali, con numerosi esempi sonori.