ISOLE nella RICERCA.

 

Autore: Flavio Gori

 

La sempre maggiore specializzazione che sembra essere necessaria in tutti I campi del sapere moderno, se pare fondamentale per approfondire sempre più I settori della ricerca e permettere di raggiungere aspetti così "nascosti" che appena pochi anni orsono parevano improponibili, dall'altra parte corre il rischio di allontanare ogni materia di studio dall'altra, se non addirittura aumentare la distanza fra settori della stessa materia, scollegando la ricerca e perdendo di vista quella visione d'insieme necessaria ad un progressivo e coerente approfondimento costruttivo dell'intera scienza, sia essa tecnica che umanistica, ipotizzando che vi sia un unico disegno alla base dell'universo ed ogni cosa che accade nel suo interno obbedisca alle stesse leggi. Ad uno sguardo non attento potrebbe apparire che una approfondita ricerca in fisica non necessita delle informazioni, ad esempio, acquisite dalle ricerche effettuate in campo chimico e lo stesso potrebbe essere in altre materie come astronomia e biologia, agronomia e geologia, archeologia e filosofia e via di questo passo.

 

Saremmo dunque in presenza di un'immagine simile a quella delle Isole, apparentemente separate da altre terre dal mare, ma se abbiamo la pazienza e la volontà di vedere più a fondo, scopriamo che ogni isola é collegata a tutte le altre. Alla base sono tutte unite alla (e dalla) stessa terra.
Tutte le materie (ed I loro punti di vista sui vari problemi) sono necessarie per cercare di raggiungere la base del Disegno. La Filosofia e la Logica, come lo sforzo e la volontà di pensare, la coesione generale, possono essere lo strumento giusto, il grimaldello per sfruttare ogni più piccolo pertugio possa presentarsi per capire (o avvicinarsi a capire) il Disegno Globale.
I concetti che sono alla base di questo Disegno (voluto o casuale) possono essere anche molto semplici, seppure la strada che la scienza occidentale ha scelto (se ha avuto una possibilità di scelta) per cercare di capirli e spiegarli, può non essere altrettanto semplice. E' possibile che la fine della ricerca (quando sarà) ci riconduca alla semplicità dei concetti o del concetto alla base di tutto, che ognuno di noi (o I nostri nipoti) potrà facilmente capire.

Lo scopo di questa Rivista non é certo quello di spiegare il concetto fondamentale. Casomai é quello di far riflettere sul fatto che il Disegno interessa tutti noi, anche I non specialisti e può non essere impossibile da capire. Senza dimenticare poi che un approccio errato può condizionare negativamente l'ambiente e dunque la vita di ognuno di noi, fino a coinvolgere alcune generazioni future.
Pensiamo che un corretto studio delle problematiche scientifiche non possa fare che bene ad ognuno di noi. Non fosse che per imparare a riconoscere altri tipi di approccio, non altrettanto autoconsistenti, che poco hanno a che vedere con la Vera Scienza, la Vera Ricerca Scientifica. Talvolta hanno fin troppo a che vedere con la ricerca del facile e veloce guadagno monetario.

La domanda primaria, a questo punto, dovrebbe essere: da chi dobbiamo aspettarci la "fornitura" degli strumenti necessari alla formazione di persone consapevoli?