Autore : Alessandro Basso
In questi ultimi 3-4 anni si é
sentito parlare molto di antiamericanismo sia a causa dei gravi
atti terroristici diretti verso gli USA, sia perché la
guerra in Iraq ed altre controverse decisioni del Presidente George
W. Bush hanno generato reazioni sfavorevoli intorno al mondo.
Ció ha suscitato lo sdegno dei difensori degli Stati Uniti,che
immancabilmente finiscono per dire che tale atteggiamento é
scandaloso,perché gli americani hanno dopotutto liberato
il modo dal fascismo e nazismo ed lo hanno difeso dal comunismo
provocandone il suo collasso e che perció essere a loro
opposti é un pó come tradire i propri genitori.
Ma che cos'é questo antiamericanismo di cui tanto si parla?
Per cercare di capirlo penso che possa aiutare distinguere il
sentimento antiamericano nei paesi islamici , quello dei partiti
di estrema sinistra ed infine la critica del presente governo
e di certi eccessi del capitalismo, che é condivisa da
un rilevante numero di cittadini americani .
L'antiamericanismo piú temibile é quello degli estremisti
islamici.Questo ha delle basi che possono essere capite,anche
se gli atti terroristici ad esso dovuti non possono essere giustificati,perché
diretti verso persone innocenti (*). L'America ha preso il posto
delle odiate potenze europee (particolarmente l'Inghilterra) nella
mente di questi popoli. Queste potenze nei secoli scorsi ingannarono
e sfruttarono il mondo arabo per ottenere benefici utili solo
a loro stesse e per di piú crearono nazioni artificiali,che
sono state la cause di tanti conflitti. Questi popoli,non dissimilmente
da quelli del resto del mondo,non vogliono che stranieri controllino
il loro destino e dirigano i loro affari.
Purtroppo la politica estera americana é stata diretta
principalmente a mantenere intatti le fonti del petrolio e per
questo,nonostante la molto pubblicizzata asserzione che gli USA
proteggono la democrazia nel mondo, ha favorito governi autocratici
come quello dello Shah di Persia,dell'Arabia Saudita,del Kuwait
, dell'Egitto e dell'Iraq ( fino al 1990 ) ed ha,fino ai primi
del 2000, persino intrapreso con i Talibani trattative per la
costruzione di un oleodotto nell'Afganistan. Tali Governi che
hanno sempre fatto gli interessi dei governanti e non dei governati,
i quali li odiano e con loro odiano i protettori americani . A
questo si deve aggiungere l'appoggio incondizionato di Israele,che
ora,grazie all'aiuto americano, possiede il piú moderno
e potente esercito nel medio oriente ed ha una forza nucleare,mentre
lo Stato Palestinese é sempre inesistente. In piú
c'é la chiara percezione che le decisioni di politica estera
americana sono prese tenendo presente solo gli interessi degli
USA e non le conseguenze ( talvolta disastrose ) per la popolazione
araba. Infine esiste un'opinione sfavorevole della strapotenza
militare di questo Paese in quanto gli conferisce il potere di
fare quello che vuole.
(*) A questo proposito tuttavia non si puó fare a meno di notare che i Paesi occidentali hanno commesso atti che ora chiameremmo di terrorismo come il bombardamento di Dresda , quelli di Londra , Hyroshima e Nagasaky tanto per ricordare solo qualcuno tra i i piú clamorosi atti bellici, che hanno causato milioni di morti tra la popolazione civile.
Bisogna notare tuttavia che tali Popoli , nonostante queste critiche
, apprezzano le opportunitá offerte dal sistema americano
che é pronto ad accogliere nuovi venuti quando hanno qualcosa
da offrire, la qualitá dell'istruzione superiore nelle
Universitá private ed il dinamismo della societá
americana . Tale apprezzamento é testimoniato non solo
dal numero di studenti che vengono in America dal Medio Oriente,ma
anche da circa 2 milioni di mussulmani di origine araba, che secondo
i dati ufficiali del Governo, vivono negli Stati Uniti raggiungendo
in certe cittá, come Dearburn nel Michigan, la concentrazione
del 30%.
L'antiamericanismo dell'estrema sinistra é diverso. Questo
a me sembra il corollario dell'ideologia comunista,che é
anticapitalista e non puó amare il sistema americano che
é capitalista per eccellenza. Anche in questo caso peró
le idee antiamericane sono state aggravate dalla politica estera
degli USA che hanno protetto corrotti governi autocratici di estrema
destra nel sud Vietnam, Cile ed altri paesi del Sud America in
nome della difesa contro il comunismo.Tutto questo senza rendersi
conto che il comunismo di questi Paesi era dettato dalle enormi
ingiustizie sociali , che sono state esacerbate da tali forme
di governo .
Esiste infine la critica di certi atteggiamenti del Governo americano
che é comune in Europa , ma é anche sentita da molti
americani. Uno di questi é il professarsi difensore della
giustizia sociale quando negli USA particolarmente in questi ultimi
anni numerosi individui vivono in condizioni economiche precarie
perché disoccupati o ,se lavorano , le loro paghe non sono
sufficienti a coprire le spese specialmente quelle di assistenza
medica ( che é completamente affidata all'iniziativa privata)
ed inoltre non hanno piú la certezza di un posto di lavoro
né quella di una pensione; tutto questo quando il personale
dirigente riceve paghe che possono raggiungere vari milioni di
dollari annui. Sono interessanti a questo proposito i dati del
2002 forniti dall'Ufficio del Censimento americano, secondo i
quali le famiglie piú ricche, che rappresentano il 20%
della popolazione, ricevono il 50 % del reddito nazionale, mentre
quelle piú povere, che costituiscono il 25% degli americani,
godono solo del 3.5% di tale reddito.
Ad accentuare la percezione di ipocrisia c'é poi il fatto
che il governo americano si dice protettore della libertá
di commercio,ma questo é libero quando il prodotto americano
é venduto all'estero, mentre diventa protezionista quando
la competizione estera danneggia il prodotto americano , come
dimostrato dalle dispute commerciali riguardanti le banane (1996-1999),
l'acciaio ( 2002-2003) e quella , tutt'ora in corso, concernente
i medicinali (*) . Infine ha l'apparenza di essere menzognera
la critica da parte del governo americano verso i Paesi che non
garantiscono i diritti dei loro cittadini, perché gli USA
hanno protetto certi regimi totalitari ,come quelli giá
menzionati.
(*)Nel 1996 il governo americano,spinto
dalle richieste della Compagnia Chiquita ( che insieme a Dole
e Monsanto controlla i 2/3 del commercio delle banane ) sporse
querela contro gli stati europei presso la World Trade Organization,perché
l'Unione Europea,che aveva un patto commerciale con il gruppo
ACP (paesi dell'Africa,Caraibi e Pacifico), che dava ai produttori
di banane di questi Paesi un accesso preferenziale al mercato
europeo. Dato che l'UE non rispose nel modo richiesto dagli americani
, gli USA,nel 1999, imposero tariffe doganali sui prodotti importati
dall'Europa. Con la scadenza del trattato tra UE e ACP nel 2000,la
disputa ebbe fine.
Nel Marzo 2002 il presidente Bush ordinó l'imposizione
di tariffe doganali ( fino al 30%) sull'importazione dell'acciaio
per proteggere le acciaierie americane. Tale tariffa sarebbe dovuta
rimanere in vigore fino all'Aprile del 2005. Tuttavia nel Novembre
2003 la WTO decretó che tali tariffe erano in violazione
dei regolamenti ed autorizzó un'azione retaliatoria da
parte dell'Europa ,Asia ed America latina. L'UE richiese circa
2,2 miliardi di dollari in compenso. In Dicembre 2003 il governo
americano rimosse le tariffe doganali.
Al momento attuale si sta sviluppando una disputa riguardante
i medicinali .Questi sono carissimi negli USA sia perché
costano molto all'origine,sia perché le Farmacie,secondo
dati riportati dal "Wall Street Journal", possono fare
profitti fino al 2000%; come conseguenza molti pazienti comprano
medicine specialmente dal vicino Canada , dove i prezzi sono molto
piú bassi.Le compagnie farmaceutiche americane hanno controbattuto
spargendo false voci che i medicinali venduti da farmacie non
americane non sono degni di affidamento e boicottando le farmacie
canadesi con la restrizione della fornitura di medicinali . Per
rincarare la dose, l'acquisto di farmaci da paesi stranieri da
parte di privati é attualmente proibito ai cittadini americani.
A questo si aggiunge un risentimento contro la globalizzazione
che é un problema sentito particolarmente al di fuori degli
Stati Uniti . Tale questione é veramente complessa e merita
una discussione a parte, che lascierei a chi é piú
competente in questo campo; in questa sede accenneró solo
al fatto che la globalizzazione,particolarmente quella relativa
ai prodotti agricoli, puó in certi casi distruggere economie
locali in quanto piccole imprese non riescono a competere con
i prezzi imposti dalle grandi multinazionali e puó rendere
i Paesi affetti dipendenti sull'importazione di generi di prima
necessitá .
La presente amministrazione americana ha poi preso delle decisioni
che hanno suscitato reazioni negative sia negli Stati Uniti che
all'Estero. Infatti l'attuale governo ha manifestato un disdegno
per le Leggi e le Istituzioni internazionali,come dimostrano la
mancata ratifica del Protocollo di Kioto,la decisione di non partecipare
all'accordo diretto a vietare l'uso di mine terrestri e la rottura
del trattato ABM, motivata dal desiderio di creare il molto discutibile
scudo antimissili. Per di piú ha indebolito l'autoritá
della Nazioni Unite e del Tribunale Internazionale (che non ha
giurisdizione sui cittadini americani) ed ha frammentato la Nato
inimicando la Francia e la Germania ,perché avevano osato
di rifiutare la partecipazione nella guerra contro l'Iraq. Anche
nel campo interno sono stati creati grandi problemi , infatti
con l'attivazione del cosiddetto "Patriot Act" i diritti
e la libertá dei cittadini sono stati limitati,per cui
la stessa Costituzione sembra in pericolo; a questo si aggiunge
il fatto che la maggioranza dei proventi generati dalle tasse
(85% secondo "True Majority", un'organizzazione di cittadini
attivisti) sono usati per la Difesa, a spese dell'Istruzione ,
dell'Assistenza Medico-Sociale e della ricerca di fonti di energia
alternativa , che sarebbe essenziale per ridurre la dipendenza
dai Paesi produttori di petrolio, cosa questa particolarmente
importante per gli Stati Uniti
in quanto essi consumano il 45% del fabbisogno mondiale della
benzina (dati riportati dal "Sole 24 ore" del 4 Agosto
2004).
In questi ultimi tempi la critica del Governo ha raggiunto negli
USA un alto livello sia per le ragioni citate,sia perché
molti cittadini americani si sentono traditi da un Presidente
eletto in circostanze non chiare,che ha usato false informazioni
per giustificare la guerra in Iraq ,intrapresa senza un programma
per il dopoguerra in questo paese . Essi poi sono stanchi del
palese favoritismo verso le classi piú abbienti e le grandi
Compagnie ,che hanno acquistato questo previlegio con notevoli
contributi pecuniari al Partito Repubblicano. Sono anche preoccupati
dallo spaventoso debito pubblico accumolato dal Governo nei 3
anni seguenti il periodo di eccedenza del bilancio creata sotto
il Presidente Clinton, dall'aumento della disoccupazione ( secondo
i dati riportati da Leigh Strope 2,6 milioni di posti di lavoro
sono stati perduti negli ultimi 3 anni ; nello stesso tempo circa
un milione di posti é stato ricuperato, ma questi hanno
paghe piú basse e non offrono assicurazione per le malattie
) dalla diminuzione dei servizi , dalla scadente qualitá
delle scuole pubbliche , dalla mancanza di un'assicurazione sanitaria
a livello nazionale ( solo le persone con tessera di povertá
e gli anziani al disopra dei 65 anni godono di tale assicurazione
,tutti gli altri devono usare Enti privati , il cui costo é
altissimo) e dal prezzo spropositato dei farmaci. Sono infine
disgustati dagli scandali nelle prigioni di Guantanamo,Iraq e
Afganistan, che testimoniano un degrado morale nell'Esercito,che
era prima sconosciuto.
Gli scritti contro il Presidente W. Bush sono numerosi e sembra
che quasi ogni giorno ne appaia uno nuovo ; contrariamente a quanto
é avvenuto nel passato quando quasi invariabilmente la
critica di un Presidente era fatta da scrittori appartenenti al
partito dell'opposizione, un certo numero di libri contro questo
Presidente é stato scritto da membri del partito repubblicano
alcuni dei quali in posizioni preminenti a livello governativo;citeró
come esempio il libro di Richard Clarke ,ex capo delle operazioni
antiterrorismo ("Against All Enemies : Inside America's war
on Terror"),quello di Paul O'Neill,ex Ministro del Tesoro
("The Price of Loyalty:George W.Bush,the White House and
the Education of Paul o'Neill"), quello di Kevin Phillips,
ex strategista del Partito Repubblicano ("American Dinasty:Aristocracy,Fortune
and the Politics of Deceit in the House of Bush") e quello
di John W. Dean , ex avvocato della Casa Bianca al tempo di Nixon
("Worse than Watergate:The Secret Presidency of George W.Bush").
Tra i libri non scritti da personalitá politiche, notevole
é quello del premiato giornalista investigativo Craig Unger
("House of Bush,House of Saud: The Secret Relationship Between
the World's Two Most Powerful Dynasties") e sono interessanti
altre opere in chiave piú leggera, come il libro del critico
politico satirico Al Franken (" Lies and The Lying Liars
who Tell them") o quello del regista cinematografico e critico
politico Michael Moore ("Dude,where's my Country?" )
che ha anche diretto un documentario che sta avendo grande successo
negli Stati Uniti ed intorno al mondo chiamato "Fahrenheit
911".
Se da un lato molti cittadini americani sono stanchi di questa
situazione,molti altri sono favorevoli alla politica " forte
" di George W.Bush e lo rispettano ,perché dopo tutto
il Paese é in guerra ed il Presidente rappresenta il Comandante
Supremo; come conseguenza si sono create due fazioni fra il popolo
americano che, se la circostanze non cambiano, potrebbero portare
ad una rottura di questa nazione simile a quella che avvenne al
tempo della guerra in Vietnam .
Le correnti di critica dell'America che ho menzionato molte
volte si mescolano fra di loro per creare un sentimento che é
assai comune nel mondo,ma é esasperato nel Medio Oriente
,che piú ha sofferto nel periodo coloniale. Questo sentimento
é diretto contro la politica estera degli USA e su certi
eccessi del capitalismo,ma non verso il cittadino americano, che
é in genere considerato onesto e generoso. Non é
nemmeno contrario al sistema interno americano ( ad eccezione
della pena di morte,che paradossalmente é stata mantenuta
negli USA, unico Paese nel mondo sviluppato) che,essendo aperto,
lascia agli individui possibilitá di sviluppo difficili
in altri sistemi.
Non credo infine che nessuno contesti l'importanza dell'aiuto
americano che fú determinante nella lotta contro il nazismo
ed i fascismo ( per quanto non deve essere dimenticato il contributo
degli eserciti francesi,inglesi e russo e dei partigiani di vari
Paesi). Tutti infine riconoscono l'importanza della Costituzione
americana che sancisce le libertá individuali e limita
i possibili eccessi dei governanti attraverso l'equilibrio e l'indipendenza
dei poteri e particolarmente l'indipendenza della magistratura
dal Governo stesso, tale Costituzione infatti rappresenta "la
perla" del sistema politico americano , rendendolo quasi
unico al mondo.